Buglione alla Toscana
Questo piatto nasce dall'intreccio della cultura Aldobrandesca con la cultura Ebraica di Pitigliano da dove ci viene tramandato. Era il tempo in cui i signori regalavano ai devoti servi gli avanzi delle carni, tra cui gli zampetti del mariale, i colli dell'anatra, il sangue coagulato d'agnello, qualche rimanenza di stino di bove o di trippa a pezzetti di capretto e cinghiale.
I servi, ringraziando i padroni, mettevano le carni a bollire, mentre, nel frattempo, le loro donne preparavano un soffritto di erbe dell'orto con l'alloro, ginepro e dell'uva acerba schiacciata. A questo soffritto aggiungevano le carni scottate, il sale, il peperoncino e del vino rosso e lasciavano cuocere il tutto lentamente per ore.
Quando tutto era pronto tagliavano il pane, lo abbrustolivano e lo cospargevano i quei pezzi di carne saporitissima. Oggi si prepara con carni pregiate, si aggiunge il pomodoro, si insaporisce con spezie meno forti, ma comunque rimane sempre un piatto unico e veramente speciale.