Pelate dei pomodori freschi, togliete loro i semi e passate la meta al passaverdure. Prendete una casseruola e, in olio di frantoio, fare rosolare prima 2 spicchi d'aglio privati della pellicina, poi una dose abbondante di basilico e, per ultime, delle fette di pane a spezzettato.
Questo piatto nasce dall'intreccio della cultura Aldobrandesca con la cultura Ebraica di Pitigliano da dove ci viene tramandato. Era il tempo in cui i signori regalavano ai devoti servi gli avanzi delle carni, tra cui gli zampetti del mariale, i colli dell'anatra, il sangue coagulato d'agnello, qualche rimanenza di stino di bove o di trippa a pezzetti di capretto e cinghiale.
"Fatela cuocere nell' acqua, sale, un mazzetto d'erbucce, cipolle, aglio, una foglia di lauro, timo basilico, tre garofani sodi, dpo cotta affettatela e la metterete per.." Scriveva cosi un cuoco anonimo del settecento nel suo ricettari, organizzanto per la casa dei conti Cassoli residenti a Reggio Emilia.